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Itinerari di Maremma ci porta al Parco Archeologico di Roselle , uno scrigno di storia e cultura, immerso nel meraviglioso paesaggio naturale della Maremma Toscana.
Situata su una collina, a circa 8 km a nord di Grosseto, l’area archeologica di Roselle conserva i resti dell’antico abitato che qui sorgeva in età etrusca e romana.
La città di Roselle, abitata dalla prima metà del VII sec. a.C., è annoverata dalle fonti classiche fra le città più importanti dell’ Etruria Settentrionale . Nel VI° sec. a.C. Roselle era un importante centro urbano; ne è eccellente testimonianza l’imponente cinta muraria, costruita in opera poligonale, che recingeva le due colline dove era localizzata la città.
La posizione geografica di Roselle era particolarmente favorevole e le permetteva di controllare l’ampia laguna comunicante con il mare (l’antico Lago Prile) che in età etrusca occupava l’intera pianura.
La città etrusca di Roselle fu conquistata dai Romani nel 294 a.C., ma occorre attendere la prima età imperiale e la generosità delle potenti famiglie locali dei Bassi e Viciri, salite al rango senatorio, per assistere a un’intensa attività edilizia e monumentale.
A questa importante epoca sono riferibili molte delle costruzioni più imponenti e più interessanti della Roselle di epoca romana tra le quali l’anfiteatro, la sede del Collegio dei Flamines Augustales e la Basilica dei Bassi.
Nel periodo alto-medievale fu sede di un importante vescovado, fino al 1138 quando esso fu trasferito a Grosseto. Dopo questa data, Roselle spopolata ed in gran parte abbandonata, sopravvisse soltanto come “castrum”.
L'odierna Roselle: Caratterizzata da una stratificazione archeologica complessa, Roselle conserva cospicue testimonianze dell’impianto urbanistico non solo di età romana e medioevale , ma anche del periodo etrusco; gli scavi infatti hanno riportato alla luce alcuni quartieri abitativi risalenti al VII-VI secolo a.C., di eccezionale importanza, se si pensa alla scarsità di testimonianze archeologiche riferibili ai centri urbani etruschi.
Lungo la strada che sale all’ingresso dell’area archeologica si possono osservare diverse tombe a camera, ed appena davanti all’ingresso si erge la poderosa cinta muraria, (lunga circa 3 Km.) tra le più antiche e meglio conservate di tutta l’Etruria.
All’interno dell’area archeologica fanno bella mostra di sé: il Decumano, la grande fontana a doppio bacino, il Foro, l’area abitativa etrusca, il Cardo Maximus, la Basilica civile; ed ancora salendo, la splendida Basilica Dei Bassi, la Domus dei Mosaici e l’Anfiteatro.
Una visita irrinunciabile per ogni appasionato di storia e cultura, accompagnati dalle guide Maremmagica . Immergetevi in questa magica atmosfera, alla scoperta degli antichi Etruschi.
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Itinerari di Maremma ci porta nel centro storico di Grosseto , un gioiello di storia da scoprire.
Il centro storico di Grosseto è completamente racchiuso dentro una maestosa cinta muraria fortificata. Le mura di Grosseto sono un rarissimo esempio in Italia, poiché esse, ancor oggi, sono interamente percorribili; privilegio che possono vantare soltanto pochissime città.
La Piazza principale della città di Grosseto è Piazza Dante (conosciuta anche come Piazza delle Catene); essa rappresenta il cuore della vita cittadina sia civile che religiosa. Qui sorge la Cattedrale (del 1200) che al suo interno conserva importanti opere, tra cui una tavola raffigurante la Vergine circondata da angeli Di Matteo di Giovanni del XV secolo.
Oltre alla Cattedrale (dedicata a San Lorenzo), sulla stessa Piazza si trovano alcuni tra i Palazzi ed i Monumenti più rappresentativi di Grosseto: il Palazzo Comunale, il Palazzo della Provincia (Palazzo Aldobrandeschi), il Monumento a Leopolodo II di Lorena (Granduca di Toscana), detto il “Canapone”; mentre su l’altro lato, sopra un comune loggiato, si affacciano alcuni edifici signorili in stile liberty.
Da Piazza Dante inizia la principale via della città: Corso Carducci. Su Corso Carducci si affacciano altri importanti monumenti come la Chiesa di San Pietro, il più antico edificio religioso della città, che si caratterizza per l’abside in stile romanico dalla caratteristica forma semicircolare.
Altre importanti testimonianze storiche sono gelosamente conservate dentro il centro storico della città di Grosseto: La Chiesa di San Francesco, al cui interno si può ammirare la maestosa Tavola attribuita a Duccio di Buoninsegna; l’imponente ed elegante Cassero Senese del XIV secolo; la splendida Piazza del Sale nel cui omonimo cassero avveniva lo stoccaggio e la distribuzione di un bene per secoli prezioso, Il sale!
Una visita di grande interesse per ogni appasionato di storia e cultura, accompagnati dalle guide Maremmagica .
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Magica città degli Etruschi , e grande patrimonio storico, culturale, della Maremma Toscana.
L’etrusca Vetulonia sorge sopra una collina sovrastante la pianura di Grosseto, un tempo occupata dal mare.
Una delle più ricche e fiorenti città dell'Etruria settentrionale, ricordata da importanti fonti letterarie dell'antichità. Nell'ampia insenatura marina, alle pendici del colle, si trovava il suo scalo marittimo; posto in un angolo sicuro del golfo, sul cui lato opposto si trova Roselle.
Già in epoca romana i depositi del fiume Bruna e del Fiume Ombrone avevano chiuso l’imboccatura della baia, trasformandola nel lago conosciuto come “Lacus Prile”; in seguito, continuando il processo d’interramento, il lago si era trasformato in palude (Padule di Castiglioni); quel che oggi ne rimane è la zona umida della Riserva Naturale Diaccia Botrona, alle porte di Castiglione della Pescaia.
L'abbondante materiale archeologico, rinvenuto negli scavi delle sue necropoli, attesta che Vetulonia ha trascorso alterni periodi di fioritura e di involuzione tra l'VIII° ed il II° secolo d.C..
La necropoli di Vetulonia è una delle più vaste esistenti; i sepolcreti si estendono sul versante orientale e su quello occidentale fino alla pianura sottostante.
Nei poggi più alti e più vicini alla città si trovano le necropoli villanoviane con tombe a pozzetto e ossario biconico; intorno a questi sepolcri arcaici, sono state trovate numerosissime tombe a circolo, caratteristiche di Vetulonia, databili al VII° secolo a.C., che hanno svelato i corredi funebri più ricchi ed interessanti.
Al VII° secolo a.C. risalgono le grandiosi e celebri tombe monumentali; fra cui la Tomba della Pietrera e la Tomba del Diavolino: Insigni monumenti dell’architettura funeraria dell’Etruria settentrionale.
Una visita da non perdere per ogni appasionato di storia e cultura, accompagnati dalle guide Maremmagica .
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La Riserva Naturale Diaccia Botrona , zona umida alle porte di Castiglione della Pescaia, ospita una fauna di inestimabile valore. La sua importanza è riconosciuta sia a livello nazionale, essendo essa una delle zone umide più importanti in Italia, che a livello internazionale quale zona umida Ramsar.
Un tesoro di biodiversità, ed un'eterna testimonianza della storia di Maremma . L'identità di un intero territorio è qui racchiusa e preservata.
Decine e decine sono le specie di uccelli acquatici che frequentano gli specchi lacustri di questa preziosa Riserva Naturale. Una delle specie più affascinanti e apprezzabili è Il fenicottero; presente in Diaccia Botrona con importanti numeri sopratutto nei periodi di riproduzione e svernamento.
Il Fenicottero rosa (Phoenicopterus roseus), o Flamingo, dall'aspetto inconfondibile, è una specie altamente gregaria durante tutto l’anno. Un trampoliere estremamente alto, circa 1.40 cm, ha zampe e collo sproporzionatamente lunghi e con un becco curvato all'ingiù.
In volo il collo e le zampe sono tesi, anche se leggermente pendenti. Per poter decollare ha bisogno di una rincorsa piuttosto lunga ed in queste fasi si aiuta con le zampe, dando talvolta l'impressione di "camminare" sull'acqua. Oltre al piumaggio rosato, presenta nelle ali una colorazione accesa di nero e carminio. Da questo particolare deriva il nome scientifico; esso infatti ha un'etimologia latina, ovvero phoenix come fenice (interpretato come "purpureo", dal colore della fenice) e pteron, ala; che letteralmente viene tradotto come "ali purpuree".
Questo caratteristico colore è causato dalla sua dieta alimentare; fatta prevalentemente di piccoli invertebrati quali crostacei e larve di Chironomus sp., ma anche di alghe e frammenti di piante acquatiche. Alcuni di questi alimenti, per esempio l'Artemia salina, sono ricchi di betacarotene, pigmento di colore rosso-arancio che si deposita nelle penne in sviluppo (I giovani infatti presentano una colorazione grigiastra), conferendogli dopo il terzo quarto anno di vita il caratteristico colore rosa.
Il Fenicottero rosa nidifica in colonie su banchi fangosi costruendo un nido a forma di cono a poca distanza dall'acqua. Nella Riserva Naturale della Diaccia Botrona la nidificazione del fenicottero ha avuto luogo irregolarmente: nel 2008 e nel 2013. Questa irregolarità nella nidificazione (nonostante il cospicuo numero di esemplari adulti presenti) è probabilmente dovuta al “disturbo” provocato dalla presenza di predatori , come ad esempio il cinghiale.
Per ammirare nel loro ambiente naturale questi splendidi uccelli la Riserva Naturale Diaccia Botrona è luogo ideale. Un paradiso del birdwatching che si dona nella sua struggente bellezza a tutti gli amanti della natura e della fotografia.
I visitatori possono prenotare visite guidate (a piedi o in barchino) all’interno della Riserva, rivolgendosi al Centro Visite Casa Rossa Ximenes negli orari di apertura; oppure telefonare al numero 3890031369, o inviando una mail a: info@maremma-online.it
Ricordiamo che è possibile visitare la Riserva Naturale Diaccia Botrona in tutto l’arco dell’anno. Per osservare gli splendidi fenicotteri rosa i periodi migliori di visita sono sicuramente i mesi invernali e primaverili.
Non perdetevi questa meravigliosa esperienza nella natura! Maremmagica adegua le proprie offerte di visita, alle necessità specifiche dell’utenza.
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Nel periodo invernale una moltitudine di uccelli, tra specie stanziali, migratrici e svernanti, popola le acque di questa preziosa zona umida: Oltre mille fenicotteri rosa, stormi di oche selvatiche, aironi, alzavole, fischioni, mestoloni, albanelle reali, tarabusi, gru, falchi di palude…da osservare nel loro ambiente naturale mentre si alimentano, si toelettano, si riposano o cercano di sfuggire ad un predatore….uno spettacolo unico!
IN PROGRAMMA:
Brindiamo all'anno nuovo sulla splendida terrazza della Casa Rossa Ximenes !
01 Gennaio 2017 - ore 11:00 Casa Rossa Ximenes (Riserva Naturale Diaccia Botrona) La magia del nuovo anno! Benvenuto 2017!! Brindisi augurale sulla splendida terrazza della Casa Rossa Ximenes. Successiva escursione guidata all’interno della Riserva nelle ore del primo mattino del nuovo anno! A conclusione dell’escursione guidata simpatico omaggio (realizzato con materiali naturali) a tutti i partecipanti.
A seguire, nello stesso giorno:
01 Gennaio 2017 - ore 14:30 Casa Rossa Ximenes (Riserva Naturale Diaccia Botrona) La magia del nuovo anno! Benvenuto 2017!! Brindisi augurale sulla splendida terrazza della Casa Rossa Ximenes. Successiva escursione guidata all’interno della Riserva per vivere in natura il primo giorno del nuovo anno. A conclusione dell’escursione guidata simpatico omaggio (realizzato con materiali naturali) a tutti i partecipanti.
La Befana non può mancare nelle festività 2017 !! Caccia al tesoro nellla Riserva Naturale !!
06 Gennaio 2017 - ore 14:30 Casa Rossa Ximenes (Riserva Naturale Diaccia Botrona) La Befana del padule: escursione e giochi per grandi e bambini. C’è una strana Befana che si aggira tra i canneti… Ma chi sarà? Ma che ci fa? Caccia al tesoro della Befana del padule, che si nasconde, non sapendo volare.
Salutiamo le gioiose feste appena trascorse, e guardiamo al futuro con gli occhi appassionati degli esploratori. Trekking tra le oche selvatiche, emozionandoci sul magnifico panorama della Diaccia Botrona.
07 gennaio 2017 – ore 10:00 Casa Rossa Ximenes (Riserva Naturale Diaccia Botrona) Trekking tra le oche selvatiche. Salutiamo le feste con una passeggiata dedicata a questi bellissimi e simpatici uccelli che sostano brevemente in Maremma prima di tornare nelle regioni di Babbo Natale.
Note:
E’ previsto lo spostamento dalla Casa Rossa Ximenes a Loc. Ponti di Badia con escursione all’Isola Clodia e sull’argine nord della Riserva Naturale *Per chi lo desidera dall’Isola Clodia è possibile rientrare alla Casa Rossa Ximenes in barchino; è altresì possibile fare un’ ulteriore sosta lungo il canale. *supplemento di € 6,00 a persona.
Una Ricca programmazione adatta a grandi e piccoli. Festeggiamo l'anno nuovo nel cuore della natura e delle radici di Maremma.
Vivi la Diaccia Botrona !
Per informazioni e prenotazioni su eventi, turismo ed i nostri servizi: Maremmagica Soc. Coop . Cell. 3890031369 e-mail: info@maremma-online.it.
I nostri Itinerari di Maremma ci portano ora nella Riserva Naturale Diaccia Botrona ; cuore identificativo di questa nostra amata terra.
L'ultimo lembo di una terra aspra e selvaggia, eppur ricca di una bellezza straziante. La Maremma di un tempo, racchiusa in uno scrigno di biodiversità, alla portata di tutti.
Tra Castiglione della Pescaia e Grosseto si trova la Riserva Naturale Diaccia Botrona, un'area umida di eccezionale valore naturalistico, storico e paesaggistico.
La Diaccia Botrona rappresenta l’ultimo lembo del Padule di Castiglione della Pescaia, e si estende su una superficie di 1.273 ettari.
Classificata ai sensi della Convenzione di Ramsar “zona umida di importanza internazionale”, la Diaccia Botrona è una delle più importanti aree della Toscana per lo svernamento, la sosta e la nidificazione di numerose specie di uccelli.
All’interno della Riserva sono state censite oltre 200 specie di uccelli che si alternano durante l’arco dell’anno tra cui gli anatidi, i limicoli, gli ardeidi e gli eleganti fenicotteri rosa. La costante presenza del falco pescatore, dopo il suo ritorno come nidificante, arricchisce ulteriormente il già vasto patrimonio di biodiversità di quest’area.
Un vero e proprio paradiso del birdwatching, che soprattutto nella stagione delle grande migrazioni, riesce ad offrire ambientazioni stupende, paesaggi magici dell'antica Maremma, e notevoli opportunità per i cultori della fotografia.
Molteplici offerte di visita all'interno della Riserva, shooting fotografici e molti altri servizi, che la società Maremmagica mette a disposizione di tutti i richiedenti. Modellando le nostre offerte per accomodare le necessità specifiche dell'utenza, per tutto l'arco dell'anno.
L'area protetta, contraddistinta da oltre 700 ettari di palude, è ciò che rimane dell'antico Lago Prile, vastissimo bacino lacustre che nei secoli passati occupava quasi interamente questa estesa zona pianeggiante. A cornice della palude vi sono circa 400 ettari di pineta che vanno a segnare la linea di costa da Castiglione della Pescaia in direzione di Marina di Grosseto. Tutto ciò rende ancora più policromo il paesaggio naturale della Diaccia Botrona.
L'area pescosa del Padule e la terra limosa circostante, hanno sempre guidato l'economia del territorio Castiglionese dei secoli passati. Acque calme in cui pescare, caccia in botte, raccolta di essenze e piante lacustri sostenevano le famiglie del luogo.
Una ricchezza naturale conosciuta da generazioni, che ora più che mai deve essere difesa, come gioiello storico e turistico del territorio Castiglionese. Conoscere questa terra significa conoscere l'identità della Maremma. Le radici da cui tutto il territorio si è evoluto, in un contesto rurale, distaccato dai maggiori centri urbani e spesso difficile; tuttavia un'identità patrimonio di tutti noi.
La Riserva Naturale Diaccia Botrona si presenta come uno spettacolo unico, luogo di eccellenza all’insegna della biodiversità e del turismo sostenibile.
Facilmente raggiungibile dall'abitato di Castiglione della Pescaia, la porta di accesso della Riserva Naturale è l'iconica Casa Rossa Ximenes. Museo multimediale della Riserva e centro visite aperto a tutti i visitatori.
Per informazioni e prenotazioni su eventi, turismo ed i nostri servizi: Maremmagica Soc. Coop . Cell. 3890031369 e-mail: info@maremma-online.it.